21 giu 2016

Bicolori Ghestem

Gli interventi con le bicolori si possono fare in tanti modi, ci sono le tradizionali Michaels cue bid, in cui la surlicita del nobile implica l’altro nobile ed un minore ed il 2SA unusual che implica la bicolore più bassa.
Uno schema molto popolare è l’EMIMA, dall’acronimo Estremi , Minimo, Massimo. La surlicita indica le bicolori estreme, il 2SA i due pali più bassi, e il 3 i 2 pali più alti. Esempio su apertura avversaria di 1 , il 2 indica bicolore ♣♠, il 2SA bicolore ed il 3 bicolore .
La versione sottostante di Fornaro è la versione modificata da Garozzo delle Ghestem. Un vantaggio è che su apertura avversaria 1, che nei sistemi in quinta nobile implica anche solo 2 carte, il 2 è naturale. Inoltre, sempre su apertura avversaria nel minore, la bicolore nobile può essere mostrata a livello 2 con 2.

- Fornaro -

Esistono situazioni, delicate da gestire, ma che possono dare ottimi frutti e che sono le bicolori di intervento su apertura avversaria;  in questa situazione intendiamo comprendere le mani con due colori almeno 5-5 o più.
Una 6-4 è indubbiamente una bicolore, ma in situazioni di intervento su apertura seguita da due pass non si deve trattare come bicolore, così come la figura delle 5-5 o più quarti di mano, per le quali esiste la Convenzione Cappelletti (NOTA mia : prossimo post) che si usa solo quarti di mano se - in linea avversaria - hanno dichiarato sia l’apertore che il suo compagno due diversi colori.
In bibliografia esistono numerose convenzioni, ognuna delle quali ha pregi e difetti, ma quella più moderna e facile da gestire è, a nostro avviso la Ghestem, valutata secondo le regole di valutazione della mano in base alla Convenzione Hamaoui P.O.L. (Punti Onori Lunghezza).
Si assegna un punto per ogni carta dei colori lunghi della bicolore e un punto per ogni onore maggiore presente nei colori stessi. J e 10 nel colore quinto valgono un punto.
Nelle bicolori con le , per poterle utilizzare con cognizione di causa, sono sufficienti 14 p.o.l. mentre nelle bicolori senza le sono necessari, per intervenire, 15 p.o.l. I punti esterni vanno valutati come plus valori, solo nel caso che esistano le premesse suddette: 15 o 14 punti onori lunghezza.

NOTA mia : esite anche il sistema di valutazione proposto da Klinger, molto simile. Assegna un punto per ogni carta e un punto per ogni onore dal 10 in su. J e 10 devono però essere accompagnati da un altro onore. Si può intervenire con 15/+ punti.

Innanzitutto bisogna definire come deve essere costituita una bicolore di intervento. Queste due mani sono indubbiamente bicolori con le caratteristiche 5-5 e identico punteggio, ma sono ben diverse fra loro :

A) A K  Q 10 7 6 5  J 8 7 6 2
B) 8 2  A K J 8 3  A Q 10 6 5

La mano A) ha poca validità per il gioco d’attacco, avendo valori alti isolati e quindi validi come prese di controgioco, ma poco validi in fase di attacco se i due colori quinti, sguarniti, non sono adeguatamente protetti da un buon doppio fit al morto.
La mano B) per contro è ottima per un gioco di attacco avendo i valori alti che capeggiano le due quinte rendendole importanti per un gioco offensivo e non certo difensivo.
E da qui la prima considerazione: come valutare le mani da intervento in bicolore? Nei succitati esempi i punti onori sono gli stessi, ma nel primo abbiamo tre locomotive (A-K e A cuori) isolate al binario 1, ma senza vagoni ed al binario 2, dei vagoni senza locomotive. E’ evidente che nessuno dei due binari ha un convoglio completo e quindi nessun treno partirà mai. Nel secondo esempio la situazione è opposta.
A tempi lunghi, nel bridge, se usate l’intervento bicolore del tipo A avrete dei bilanci quasi sempre negativi, anche se potrete fare qualche top nei Mitchell, ma con l’intervento del tipo B sarete dei vincenti nel vero bridge: quello che non ha parentele con i giochi d’azzardo.
Come diceva un grande saggio del passato, Domenico Bilucaglia: “ Alla lunga divento ricco, perché il bridge e il poker sono due giochi diversi, e io gioco a bridge” Personalmente concordiamo senza riserve.
Quindi i colori quinti possono essere devastanti per la linea opposta, se capeggiati da onori, al contrario forieri di grandi penalità, se con scarsi onori e le teste nei due colori corti e un bel misfit in bicolore repulsiva col compagno.
E qui si inserisce la convenzione, tanto geniale, quanto semplice di Steve Hamaoui: la già citata e perfetta P.O.L. (acronimo di Punti Onori Lunghezza ).
Questo dicono l’intelligenza, le statistiche e i calcoli matematici fatti su un considerevole numero di mani: voi poi siete liberi di utilizzare o meno questa convenzione.
Certo che se andate in Stazione per prendere un treno e al binario 1 vedete, come nel succitato Esempio A, tre locomotori, AK e A, e al binario 2 dieci vagoni vi chiederete: ma quale sarà il convoglio in partenza? Risposta: nessuno perchè i vagoni da soli non viaggiano, e i locomotori senza vagoni non hanno ragione di fare viaggi per trasporto persone.
Ci scusiamo per la banalità del paragone, ma le bicolori sono come i convogli ferroviari: i vagoni devono essere agganciati ai locomotori altrimenti il treno non parte.

Vediamo quindi i due esempi sopra riportati.
- Caso A 5 punti lunghezza a , 5 punti lunghezza a e 1 punto onori a per un totale di 11 p.o.l. e tanto importanti quanto inutili in attacco, plusvalori esterni che, in caso di
misfit, servono molto, ma solo per la difesa.
- Caso B 5 punti lunghezza a , 5 punti lunghezza a , e 2 punti di onori a quadri, e 2 punti di onori a in quanto onori inseriti nei due colori quinti. Totale 14 + p.o.l. con modesti valori laterali, J e 10.
Nel primo caso mancano totalmente i requisiti minimi richiesti per un intervento in bicolore, nel secondo caso tali requisiti esistono.

Visto come devono essere costituite le bicolori di intervento vediamo ora quando si usano:
Normalmente la bicolore d’intervento viene usata:
- solo sulle aperture a livello di 1 dell’avversario.
- solo in posizione diretta, cioè secondi di mano o in posizione di riapertura IV di mano, su un’apertura seguita da due pass.
Per i salti quarti di mano, dopo un’apertura avversaria seguita da due pass, quindi nella pass out position, la Ghestem funziona esattamente come nella posizione del I° difensore.
Diversa è la situazione delle bicolori quando hanno parlato i due avversari a livello di uno e il comportamento del quarto di mano si attiene all’osservanza della convenzione Cappelletti modificata, che illustreremo in seguito.

Chiarite le indispensabili premesse sul come e quando devono essere usati gli interventi in bicolore, vediamone ora il meccanismo, peraltro apparentemente complesso, ma mnemonicamente semplice, distinguendo l’intervento bicolore, apertura per apertura, considerando che sull’apertura di 1 il solo salto a 3, non si può più usare con significati naturali, mentre su tutte le aperture di 1 convenzionale, cioè quando le dell’apertore possono non esserci (Fiori Blue, Fiori forte, Fiori preparatorio nelle Quinte maggiori e altri della stessa categoria) la surlicita a 2 ha significato naturale, cioè possesso delle .

Apertura        Intervento      Significato                  Distribuzione         Forza della mano
1 ♣                  2 ♦                Bicolore maggiori      5 ♠ / 5 ♥                 14 p.o.l.
2 SA             Minori restanti           5 / 5 ♦                 15 p.o.l.
3 ♣               Gli altri                       5 ♠ / 5 ♦                 14 p.o.l.
1 ♦                  2 ♦                Bicolore maggiore      5 ♠ / 5 ♥                 14 p.o.l.
2 SA             Minori restanti           5 / 5 ♣                 15 p.o.l.
3 ♣               Gli altri *                    5 ♠ / 5 ♣                 14 p.o.l.
3 ♦                Gli altri FG *              5 ♠ / 5 ♣                 Forzante partita
1 ♥                  2 ♥                altro nobile + ♣          5 ♠ / 5 ♣                 14 p.o.l.
2 SA             Minori restanti           5 / 5 ♣                 15 p.o.l.
3 ♣               Gli altri                       5 ♠ / 5 ♦                 14 p.o.l.
1 ♠                   2 ♠               Altro nobile + ♣         5 / 5 ♣                 15 p.o.l.
2 SA             Minori restanti           5 / 5 ♣                 15 p.o.l.
3 ♣               Gli altri                       5 / 5 ♦                 15 p.o.l.

Come potrete notare dalla tabella il colore che si dichiara in intervento non fa mai parte della bicolore salvo un caso. Nella sequenza 1 - 3, l’intercettore ha, con le , il colore di , ma in situazione FG (4/- perdenti Baroni).
In presenza di mano più forte delle normali bicolori, ma con valori forzanti partita, se il compagno gradisce le in mano povera di punti, si rischia il passo.
Questo è il motivo che ci ha convinto a inserire la doppia dichiarazione per la stessa bicolore: quando si ha forza di manche sull’apertura di 1 il salto a 3 indica bicolore nera forzante partita.
E’ facile da ricordare perché è l’unico caso. Questa variante comporta che sull’apertura di 1 convenzionale dell’avversario, bisogna rinunciare al salto debole con le .

- Baroni -

Il vantaggio di questi interventi consiste nel fatto che, poiché chi interviene non nomina mai i colori della bicolore, ha la possibilità di riparlare un’altra volta qualora fosse intervenuto con mano molto buona. In questo caso, rialzerà nel colore con mano invitante, farà cue bid con mano forcing di manche. Per eccezione l’intervento di 3♣ sull’apertura di 1 mostra effettivamente il colore di ♣, per cui si differenzierà la mano non interessata alla manche, da quella che permette un’altra dichiarazione : con 3♣ nel 1° caso e con 3 nel 2° caso.
Il compagno di chi ha effettuato la Ghestem, darà una semplice preferenza in uno dei due colori con 0/1 presa utile, farà un salto sottomanche quando possibile con 3 prese utili, farà cue bid nel colore di apertura o nell’altro colore escluso dall’intervento con 4 o più prese utili.

NOTA mia : da altre fonti (sistema Ambra) ho trovato questi sviluppi per il rispondente.

REGOLE :
1) Il riporto in atout è sempre la dichiarazione piu' debole
2) I salti in un colore mostrato da compagno sono sempre barrage
3) Per mostrare mani almeno invitanti si dichiara a seconda dello spazio disponibile , cioè se si dichiara il colore di rango più basso si mostra FIT nel colore più basso disponibile a livello 3. Questo però non è sempre possibile soprattutto per i colori minori .
4) 3SA è sempre naturale

(1♣) - 2 - (p) -    2/2♠ sign-off
                             2SA = relay con punti e non garantisce il fit
                             3♣ = fit a almeno invitante manche e con controllo nel colore
                             3 = fit a ♠ almeno invitante manche e con controllo nel colore
                             3/3♠ = barrage
(1♣) - 2SA - (p) - 3♣ = fit a o a almeno invitante manche
                                                3/3 = min/max
                             3/3 = sign-off
(1♣) - 3♣ - (p) -    3/3♠ = sign-off
                              3 = fit a ♠ almeno invitante manche
                              4♣ = fit a almeno invitante manche
(1) - 2 - (p) -     2/2♠ sign-off
                             2SA = relay con punti e non garantisce il fit
                             3♣ = fit a  almeno invitante manche e con controllo nel colore
                             3 = fit a ♠ almeno invitante manche e con controllo nel colore
                             3/3♠ = barrage
(1) - 2SA - (p) -  3♣/3 = sign-off
                              3 = fit a almeno invitante manche
                              3♠ = fit a ♣ almeno invitante manche
(1) - 3♣ - (p) -     3♠ = sign-off (nota mia : oppure passo se si hanno le ♣)
                              3 = fit a ♣ almeno invitante manche
                              3 = fit a ♠ almeno invitante manche
                              4♣/4♠ = barrage
(1) - 3 - (p) -     3♠/4♣ = sign off poco
                             4 = fit a ♣ invitante slam
                             4 = fit a ♠ invitante slam
                             4♠/5♣ = speranza di farle
(1) - 2 - (p) -    2♠/3♣ = sign-off
                             2SA = fit a ♣ almeno invitante manche
                             3 = fit a ♠ almeno invitante manche
                             3♠/4♣ = barrage
(1) - 2SA - (p) - 3♣/3 = sign-off
                             3 = fit a ♣ almeno invitante manche
                             3♠ = fit a  almeno invitante manche
                             4♣/4 = barrage
(1) - 3♣ - (p) -    3/3♠ = sign-off
                             3 = fit a ♠ almeno invitante manche
                             4♣ = fit a almeno invitante manche
                             4/4♠ = barrage
(1♠) - 2♠ - (p) -    2SA = fit a ♣ almeno invitante manche
                            3♣/3 = sign-off
                            3 = fit a almeno invitante manche
                            4♣/4 = barrage
(1♠) - 2SA - (p) - 3♣/3 = sign-off
                             3 = fit a ♣ almeno invitante manche
                             3♠ = fit a  almeno invitante manche
                             4♣/4 = barrage
(1♠) - 3♣ - (p) -    3/3 = sign-off
                             3♠ = fit a almeno invitante manche
                             4♣ = fit a  almeno invitante manche
                             4/4 = barrage

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