23 ott 2016

Finesse drop test

I resti dei colori bisogna (per forza) studiarli, da quando abbiamo in linea 11 carte fino ad almeno 6 (o 5). Hanno chiaramente molti usi, uno dei quali è semplicemente stabilire se con un certo numero di carte bisogna battere in testa o fare l’impasse.

19 ott 2016

Come proseguire dopo il contro avversario su 2♣ Stayman o 2♦/2♥ Jacoby transfer

Due lezioni del mio istruttore (Carlo Totaro) veramente preziose, riguardo a come comportarsi quando , dopo la nostra apertura di 1SA, l'avversario contra il 2♣ Stayman o il 2/2 Jacoby transfer del nostro partner. Questo sistema è un'idea sua, ed è efficace e logico.

20 lug 2016

Le lezioni di Carlo Totaro

Potete girare quanto volete su internet, potete seguire lezioni su BBO da rinomati giocatori, ma difficilmente troverete delle lezioni fatte così bene, come quelle di Totaro, il mio istruttore.
Sul sito "Amici del Bridge online", di Rosalba Carbonetti c'è una pagina  (in basso vedete video library) dove troverete decine e decine di video delle lezioni che Totaro tiene il martedì sera su BBO. Si tratta di tornei a mani preparate (10), che si svolgono il martedì sera, con inizio alle 21.40. Sono liberi a tutti (costo 1$, come i normali tornei BBO), ed il bello è che alla fine le mani vengono commentate da Totaro.
Prendo come spunto l'ultima , dal titolo " L'uovo di Colombo " di martedì 19 luglio, che potete vedere QUI. Ci sono mani a volte semplici, a volte complesse, ma spiegate comunque sempre benissimo. Tutto sembra facile, "dopo".
Vi ricordo che Totaro tiene anche dei corsi online su BBO. Si tratta di 8 lezioni, di licita e gioco della carta, con 1-2-3-4 giocatori. Contattatelo su BBO, il suo nickname è "nonno K".

22 giu 2016

Convenzione Cappelletti

La convenzione Cappelletti a cui fa riferimento Fornaro non è quella (più famosa) che concerne l'intervento su apertura avversaria di 1SA, ma riguarda gli interventi con le bicolori 55/64, quarti di mano, quando entrambi gli avversari hanno parlato.

21 giu 2016

Bicolori Ghestem

Gli interventi con le bicolori si possono fare in tanti modi, ci sono le tradizionali Michaels cue bid, in cui la surlicita del nobile implica l’altro nobile ed un minore ed il 2SA unusual che implica la bicolore più bassa.
Uno schema molto popolare è l’EMIMA, dall’acronimo Estremi , Minimo, Massimo. La surlicita indica le bicolori estreme, il 2SA i due pali più bassi, e il 3 i 2 pali più alti. Esempio su apertura avversaria di 1 , il 2 indica bicolore ♣♠, il 2SA bicolore ed il 3 bicolore .
La versione sottostante di Fornaro è la versione modificata da Garozzo delle Ghestem. Un vantaggio è che su apertura avversaria 1, che nei sistemi in quinta nobile implica anche solo 2 carte, il 2 è naturale. Inoltre, sempre su apertura avversaria nel minore, la bicolore nobile può essere mostrata a livello 2 con 2.

31 mag 2016

Bridge, trading ed ELO

Non so se vi siete mai interessati al "trading"... previsioni su titoli in borsa, "commodities" , opzioni, sistemi automatizzati, analisi tecnica, seguire il trend, candlestick, una selva infinita di indicatori etc. etc.
Il campo è sterminato, e da giovane mi ero appassionato. Alla fine però, sono arrivato alla conclusione che il mercato si autoregola, e se davvero esistesse un ipotetico metodo di previsione infallibile, il fortunato o geniale trader ben presto si troverebbe di fronte ad una bestia più grande di lui, che in breve tempo gli andrebbe contro, facendo miseramente naufragare il suo sistema di previsione, con ovvie e pesanti ricadute finanziarie.
In parole povere non esiste nessun indicatore, nessun metodo attendibile di previsione. Opinione personale, s'intende.
Voi direte cosa c'entra il trading col bridge ? Fateci caso, ma molti grandissimi campioni, specialmente statunitensi, sono stati dei trader, specialmente nel mercato delle opzioni, com'è illustrato in questo articolo.

23 mag 2016

Namyats

Vi propongo un interessante articolo di Pier Massimo Fornaro, che oltre ad essere un fortissimo giocatore è anche un ottimo insegnante. Dopo averlo letto viene spontanea la domanda : perchè mai non dovrei usarle ?

Landik

E' una convenzione ideata da Bessis e Lèbely per rispondere all'apertura del partner quando l'avversario di destra (RHO) interviene con 1SA.
Classicamente si usa il contro, punitivo, con 9/+ punti, mentre le altre risposte sono naturali e indicano meno di 9 punti.
Lo sviluppo della Landik è molto interessante, sostanzialmente il contro rimane punitivo, con 9/+ punti, mentre, tranne la risposta 2♣ e 2SA, le altre sono in sottocolore (Texas). Ecco lo schema.

7 mag 2016

Qual è l'avversario pericoloso ?

Sto rileggendo con piacere un libro di Berthe-Lèbely editore Mursia. Fa parte di una serie di 4 libri dal titolo " Il libro facile del gioco della carta" ed il 1° della serie riguarda " Con il morto nei contratti a SA", il 2° è " Con il morto nei contratti a colore", il 3° " In difesa nei contratti a SA" ed il 4° " In difesa nei contratti a colore".
Sono i quattro aspetti base del gioco della carta, ed i libri sono molto ben fatti, di difficoltà progressiva nelle smazzate, ma soprattutto schematici, come piace a me, ed enucleano qualche regoletta di fondo da ricordare.
Li trovate ancora, perchè sono degli anni 80 (!) su IBS.it qui o su Amazon qui .
Dicevo che sto rileggendo il N° 1 "con piacere", perchè mi accorgo dei progressi che ho fatto nella comprensione delle smazzate a SA, specie le più facili, che all'inizio mi sembravano difficilissime. 

29 apr 2016

Il Moysian fit visto dalla parte del principiante

Dopo lo splendida disamina sul Moysian fit fatta da Jeff Rubens, nel post precedente, ecco alcune schematiche considerazioni sul testo di Rubens viste "dalla parte del principiante" (cioè io).

23 apr 2016

Il Moysian fit

Quando abbiamo un fit 4-3 in atout, iniziamo a sudare freddo...
Nel 36% abbiamo più atout noi, (resti 3-3), nel 48% la difesa ha lo stesso numero di atout (resti 4-2) e nel 16% la difesa ha più atout di noi (resti 5-1 e 6-0).
Quindi nel 64% dei casi il difensore più lungo in atout avrà almeno lo stesso numero di atout di noi !

Nel numero di maggio del 1947 sulla prestigiosa rivista americana "The Bridge Word", Alphonse Moyse jr. scrisse questa storica frase: “Migliaia e migliaia di contratti di partita a colore basati su un fit 4-3, perfettamente giocabili e fattibili, muoiono prima ancora di nascere”.
Nulla è cambiato da allora: la maggior parte dei giocatori meno esperti (come me...) ritiene che atterrare su un contratto di manche a colore nella 4-3 sia il frutto di un errore; ma anche fra coloro che sono disposti ad ammettere la valenza tecnica che si basa sulla eventuale decisione di eleggere come atout per un contratto di partita un seme di sette carte, anche tra le fila di costoro, sono ancora molti i giocatori che rifuggono dal dichiararlo.
Il grande giocatore americano Jeff Rubens ha pubblicato una serie di 5 articoli sull’argomento.
Raccomando caldamente a tutti la lettura di questi articoli, riportati su Bridge d’Italia del 1997 (luglio/agosto, ottobre, novembre, dicembre) e 1998 (gennaio/febbraio).
Ho riportato i primi 4 articoli (il quinto era costituito solo da esempi difficilissimi), tagliando qualche parte superflua, ma ne è venuto fuori, comunque, un post "fiume"...

12 apr 2016

Statistiche nei tornei BBO

Recentemente, su BBO, hanno aggiunto la possibilità di fare dei tornei individuali, di otto mani, che durano un giorno. Ogni giocatore gioca con tre robot, uno come partner, e due come avversari.
Hanno tantissimi iscritti, e la media supera i 2000 giocatori per torneo !
Ci sono tre tipologie: a total points (TP), a match points (MP), e a international match points (IMP). Il bello di questi tornei è, appunto, che danno una classifica individuale, e non di coppia. 
Per i patiti come me di statistiche, che aspirano a capire quanto sono forti (o deboli), questi tornei individuali sono molto indicativi.
Parto dall'analisi della "popolazione" di giocatori che militano su BBO. Spero vi siano familiari parole come media, mediana, moda, variabilità, deviazione standard, percentili e così via. 

10 apr 2016

Interventi "sicuri"

Quando intervenite a colore a livello 1 o 2, preferite essere corti, o lunghi, nel palo dell'apertore ?
Seguite le considerazioni di Mendelson e di Lawrence e scoprirete cose interessanti.

Riconoscere i tipi di morto

Il titolo non è un film dell'orrore con decine di zombi : "Quello è Giuseppe"... "No ti sbagli, è Francesco"... "No no, è Carla vi dico, certo che è ridotta male ! "

La penna impareggiabile di Kantar "ritrae" i principali tipi di morto, e le strategie che "di massima" vanno applicate per combatterli.

Tagli e surtagli in difesa

"Tagli e surtagli"... il titolo mi ricorda una famosa cantilena napoletana scaramantica contro il malocchio , che Peppino De Filippo canticchiava quando interpretava Pappagone : 
" Aglio, fravaglio, fattura ca nun quaglio, corna, bicorna, capa r’alice e capa r’aglio... [ ]".
In effetti, tagliare, o surtagliare, non è mica uno scherzetto !
Ancora oggi, da vero principiante, mi precipito a tagliare, per scoprire poi, che la carta del partner era una vincente ...  Mi capita spesso e volentieri di beccare un taglio, quando sono il dichiarante, e di andare sotto come un pollo. Viceversa, quando sono in difesa, taglio e il dichiarante serenamente scarta una perdente, e mi stampa in faccia il contratto di manche.
Preso dai dubbi, non so mai se tagliare (o surtagliare) o meno, e mi paralizzo.
Ecco qui qualche "regoletta" che devo imparare a tenere a mente. Come in altri post, queste "regole" non sono mai assolute, valide al 100%, e so bene che prese a sè stanti, senza portare esempi concreti, sembrano sterili precetti dogmatici. Ma a me servono, ammesso che le ricordi, ed il vero "passo in avanti" lo compirò quando in una situazione reale, al tavolo, la regoletta mi apparirà improvvisamente, senza alcuno sforzo, e potrò constatare di persona la sua validità o meno in quel frangente.

5 apr 2016

Segnalazioni in difesa : gradimento

Gradimento o "attitude" in inglese, è il segnale principe di tutti i sistemi, quello che ha la precedenza sul conto e sulla preferenza laterale. In parole povere est, il compagno dell'attaccante, segnala se gradisce, o meno, la continuazione nel colore. A volte ha un onore equivalente, a volte un doubleton ed intravede un possibile taglio. 
Può segnalare, a seconda del sistema che la coppia ha adottato, con alta/bassa, nel conto diritto, bassa/alta nel conto rovescio (UDCA), dispari nel pari/dispari.
Questo segnale non è un ordine perentorio, è solo un'indicazione, il partner, a volte, può proseguire a giocare nel seme, anche se ha ricevuto un rifiuto, o viceversa, a seconda della situazione strategica della mano.
In alcune circostanze, un segnale di gradimento può essere fatto anche "mentendo", cioè senza l'onore o il doubleton, per evitare che il compagno faccia un cambio di seme che può risultare deleterio. Viceversa, ci sono situazioni in cui, pur avendo l'onore o il doubleton, è meglio rifiutare.
Bisogna in genere usare la carta più chiara, esempio la più alta delle cartine per incoraggiare, usando il conto diritto, a meno che non costi una presa.
Più che come fare il segnale, è molto più importante capire quando segnalare. Indovinate ? Prendo qualche spunto dal mio "fido" Kantar, perchè fino adesso sono stato troppo sul generico.

Segnalazioni in difesa : il display

L'argomento della segnalazione in difesa è vastissimo : pari/dispari , alta/bassa, upside down, conto, preferenza a colore, reverse Smith, obviuous switch, eco in atout, perfino segnali Vinje, busso e superbusso... 
In questo post mi limito a fare un po' di chiarezza sul "display", per capire cosa intendiamo per alto/basso o pari/dispari, perchè non tutto è lapalissiano. Prendo spunto citando quasi integralmente un ottimo articolo trovato qui : Segnali difensivi

3 apr 2016

Rever a SA

Mi riservo di studiare il Wolff signoff , ma voglio proporvi uno schema di trattamento che mi ha illustrato il mio istruttore.

Regole... regolette et similia !

Noi principianti amiamo le regole. Ci danno un (falso) senso di sicurezza, di cui abbiamo bisogno, nell'infida palude in cui ci addentriamo... "questa selva oscura...".
Il bravo giocatore invece ne fa a meno, mentalmente dispone le carte restanti, e si premunisce contro le cattive distribuzioni. "Pesa" in un batter d'occhio la mano, sa quando intervenire, quando riaprire col contro, quando fare salti... un acrobata insomma.
Qui ce ne sono una marea, alcune famosissime, come la regola dell'11 nell'attacco a SA da quarta carta, o la regola del 7 su quante volte lisciare, sempre a SA, altre meno. Alcune sono "banali", servono solo come linea guida, per orientare il principiante in una data situazione, altre rasentano la pura superstizione, altre infine sono veramente utili. 
Il bridge è un gioco permeato di matematica e di logica, ma purtroppo (o per fortuna), è pur sempre un gioco di carte. La dea bendata ci mette spesso e volentieri lo zampino, e alla fine l'unica regola è che abbondano le eccezioni !

Surrounding play

Suona bene, ed è una giocata molto elegante che i difensori dovrebbero conoscere, per fare bella figura !
In sostanza quando il morto ha un 9 (a volte un 8) o un 10 o un J secondi o terzi, ed est ha una sequenza interna interrotta, cioè possiede la carta sopra e sottostante alla carta del morto, più un onore alto non equivalente, l'uscita killer è con la carta immediatamente superiore a quella del morto.
Traggo da Kantar i seguenti esempi.

31 mar 2016

Cherchez la femme

La donna... eterno rebus... ed il bridge non fa eccezione! Battere in testa o sorpasso ? Sorpasso bilaterale, oppure nessun sorpasso e messa in mano, evitare l'avversario pericoloso : per un principiante basta e avanza !
Tutti conoscete " Eight never, nine ever " : con 8 carte non si batte in testa, ma si fa il sorpasso alla Q, con 9 carte invece si batte in testa.
Dando un'occhiata alle percentuali, con 8 carte la Q è secca o seconda nel 33% dei casi, e quindi è indubbio che, escluse altre considerazioni, tipo licita, avversario pericoloso etc, il sorpasso è nettamente da preferire alla battuta, in quanto offre il 50%  di probabilità contro il 33% della caduta della Q. Ma a volte, per la delizia del novizio, l'impasse è bilaterale, può cioè essere fatto in entrambi i sensi e qui bisogna fare altre considerazioni che dopo vedremo.
Con 9 carte invece, questo " ever ", cioè sempre, è abbastanza risicato: la caduta della Q secca o seconda è al 52% (per l'esattezza 51,53%), mentre il sorpasso è al 50% , quindi siamo molto vicini come percentuale di successo. Basta un niente, un'esitazione dell'avversario, ed il sorpasso diventa preferibile.  
Ecco alcuni spunti che possono guidarvi nella scelta se fare o meno il sorpasso ed eventualmente verso chi farlo.

30 mar 2016

1SA massimo o minimo ?

Quand'è che l'apertura 1SA (15/17) va considerata massima e quando minima ?
Bella domanda... che scommetto vi sarete posti un sacco di volte, quando il vostro partner vi invita con 2SA, o magari dopo la Stayman 2♣-2-2SA, oppure dopo una transfer nel nobile sempre seguito da 2SA. Accetto l'invito a manche ? Passo ?
Mumble mumble... e come al solito, a meno che non siate Versace, che in un batter d'occhio "pesa" la mano, i dubbi vi assaliranno. Per noi principianti, paria del bridge, ecco qualche consiglio rubato qua e là.

21 mar 2016

Nel forte o nel debole del morto ?

Dipende, ovviamente, da così tanti fattori che è difficile schematizzare. La regoletta che tutti sappiamo è attraverso la forza del morto, se il morto è a sinistra, o verso la debolezza del morto, se il morto è a destra. Già... ma quanto forte o debole dev'essere 'sto morto ? E c'è qualche uscita che è migliore, o viceversa peggiore, delle altre ?
L'unica fonte che ho trovato,  su questo argomento, è un libro di Joseph Bowne Elwell dal titolo  "Bridge; its Principles and Rules of Play" che risale al 1902 ! Elwell è stato un grande giocatore di whist e poi di bridge, e nel libro la parte interessante è quella sul gioco della carta. Recentemente ho trovato solo qualche breve articolo di Pottage.
A me sembra che le seguenti regole siano utili, per "quantificare" la forza o debolezza del morto, e quando è conveniente o meno uscire nel colore, a seconda della posizione. Fermo restando che hanno ovviamente la precedenza considerazioni di carattere generale sull'opportunità o meno di uscire in un determinato colore.


Gioco del secondo e terzo di mano

Per la difesa vi consiglio  " Il libro completo della difesa nel bridge " di Kantar .
Ho tratto da questo e da molte altre fonti, "qualche" semplice regoletta, per affrontare l'incubo per eccellenza del principiante : copro o no l'onore ?
"Il secondo di mano sta basso, il terzo carica" , "onore su onore", "giocare nel debole o nel forte del morto"... OK,  ma sono quasi più le eccezioni che la regola. Oppure, in attacco, battere o meno le atout. Eterni dubbi che angosciano il principiante. Questa serie di regole è solo un tentativo, una generica bussola per orientare il navigante, ma quasi ogni regola ha le sue brave eccezioni. Per non dire che a volte le regole sono in contrasto una con l'altra in certe situazioni...
Finchè noi (principianti), non impareremo a ragionare con la nostra testa, a contare punti e distribuzione, dare un'occhiata a questi schematici enunciati può essere d'aiuto, cercando però di afferrare la logica che c'è dietro.
Ho ridotto le cose all'osso, se per ciascuna regola avessi mostrato esempi concreti, avrei superato le cento pagine. A me serve come breve ripasso, spero sia di aiuto anche a voi. E' probabile, anzi quasi sicuro, che ci siano errori ed omissioni. Negli schemi a volte il primo giocatore è ovest, altre volte è sud, ma è chiaro dal contesto, in ogni caso la carta iniziale è quella rossa.

8 mar 2016

Presentazione

Salve, diciamo subito che gioco a bridge solo on-line, su BBO, e da circa un paio d'anni: quindi sapete già tutto !
Che senso ha un blog scritto da un principiante ? Molto !
1) Innanzitutto scrivere articoli, ovviamente scopiazzati di qua e di là, mi serve come ripasso, per focalizzare i punti importanti.
2) Se una cosa riesco a capirla io, di sicuro la capirete anche voi !
3) Un po' ambizioso, a volte i nostri maestri/istruttori, fatalmente non riescono ad immedesimarsi nel livello di comprensione del gioco di un principiante. Si sforzano di rendere il più possibile le cose semplici, ma devono fare un duro lavoro... "ritornare" a quando erano agli inizi, e non sempre ci riescono completamente.
Quando invece un principiante "capisce" una cosa, e gli si accende una lampadina, è una vera e propria scoperta. E se un principiante si sforza di comunicare questa scoperta ad altri suoi simili, è possibile che la capiscano meglio che se gliel'avesse spiegata un istruttore, perchè parlano la stessa lingua !
Ho riassunto quindi i motivi che mi hanno spinto ad aprire questo blog, gli errori ed omissioni saranno ovviamente tanti, spero nella vostra clemenza, e magari in qualche commento che possa illuminarmi meglio :)