31 mar 2018

Competizione a livello 3

Una premessa , valida per tutti i miei articoli. Questo blog è rivolto principalmente a "principianti" come me ! Se alcune (o molte) cose, scritte qui , vi appaiono elementari, buon per voi 😊 . 
Saggiamente, non ho la pretesa di scrivere "da solo", mi appoggio sempre ad articoli reperibili in rete. Su molti argomenti, inoltre, i punti di vista discordano, ed è questa, anche, la bellezza del bridge !
Raramente mi avventuro in qualche mio commento: farina del mio sacco. Probabilmente lì troverete errori, anche madornali, e qualche commento vostro, in proposito, sarebbe ben accetto, ma se avete compreso il leit-motiv del blog, sarete senz'altro indulgenti.


Detto questo, affrontiamo l'argomento dell'odierno post : la competizione a livello 3. Come base, per la trattazione, ho trovato due link molto interessanti : il primo schematico e dalla grafica divertente, il secondo di un noto istruttore Howard Shutzman , che più volte troverete in questo blog come Hondo (il suo nickname su BBO è hondo717 ma qui per brevità Hondo. Se cliccate a destra, su "etichette", sulla voce "Hondo", troverete numerosi rimandi). Ci sono certamente altri link (decine) in rete, ma questi due vanno bene per il mio livello di comprensione del gioco.

Non so voi, ma io mi trovo sempre in grande imbarazzo, quando sono al bivio fra passare o licitare a livello 3 (o magari contrare)...
Per "competizione" generalmente si intende una licita dove entrambe le linee hanno parlato, e ci si trova ad avere più o meno lo stesso punteggio, diciamo 17/23 punti per parte.
I fattori da tenere in considerazione, per decidere se licitare a livello 3 o passare sono i seguenti.

1) Il numero di atout posseduti dalla linea.
Secondo il corollario che discende dalla famosa legge delle prese totali, o LOTT (Law of Total Tricks), in situazione competitiva, possiamo licitare ad un livello pari al numero di atout che abbiamo; esempio con un fit di otto carte possiamo spingerci a livello 2, con nove a livello 3 e così via.

2) La presenza o meno di pali corti (singolo/vuoto), specialmente se nel palo avversario.

3) I "working honours" o carte utili. I nostri onori sono "utili" se situati nei nostri pali, di dubbio valore se si trovano nel (o nei) pali avversari (vedi punto 5 dopo per una trattazione molto più articolata).

4) Il meccanismo dello score. Schematicamente un 3 nostro contrato meno uno, tutti in prima, "costa" 100 punti, mentre un 2♠ avversario fatto costa 110 punti. Questo punto, in teoria, dovrebbe essere il primo nella lista, perchè se non sappiamo cosa scaturirà dalle nostre azioni, non possiamo prendere decisioni ponderate.

5) ODR sta per "Offense to Defence Ratio" o rapporto attacco/difesa. Traggo spunto da questo articolo di Robson , uno dei migliori giocatori del mondo (pagina 22 e successive).
L'ODR trova applicazione sia negli appoggi al partner, che in situazioni competitive; più questo rapporto è alto, e più tenderete a licitare (o ad appoggiare), più e basso e più tenderete a difendere.

I fattori da tenere in considerazione sono i seguenti:

a) Il punteggio della mano. E' il meno importante di tutti. Più cresce il punteggio, più sale sia il valore offensivo che quello difensivo della mano, ma il rapporto (ratio) fra i due diminuisce. Ne consegue che più alto è il punteggio della mano, minore sarà l'ODR.

b) Distribuzione. Più la mano è sbilanciata, più alto è l'ODR

c) La locazione degli onori. E' il fattore più importante. Onori nel palo del partner sono offensivi, nei pali avversari difensivi. In un nostro palo laterale, più punti abbiamo (onori concentrati) e meglio è. Su quest'ultimo punto considerate queste due mani, di identico punteggio, distribuzione, e numero di perdenti.

♠ KJ106                      ♠ AJ
AJ75                        10753
642                          J642
♠ 76                            ♣ K75

Su apertura 1 del partner, la prima mano ha un discreto valore offensivo, mentre la seconda un molto maggiore valore difensivo. La prima ha una concentrazione di onori nel palo laterale di ♠, mentre nella seconda il palo laterale di è povero. Con la prima copriremo 3 perdenti del partner a ♠, mentre con la seconda ne copriremo 2 e qualche volta 1 a ♣. E' più probabile che una corta del partner duplichi i nostri valori a ♣ nella seconda mano, mano piuttosto che i nostri valori a ♠ nella prima.

d) Il tipo di onori. 
- Nel palo d'atout Q e J sono molto offensivi, come lo è il K se abbiamo un fit di 9 carte (cadrà la Q avversaria). Essi saranno certamente utili al partner, mentre raramente faranno prese in difesa. L'A è neutrale, a meno di avere un fit di 11 carte (cadrà il K avversario)
- Nel nostro palo lungo la situazione è simile. KQJxx è molto offensivo, mentre Axxxx è molto più difensivo.
- Nei pali avversari la situazione è completamente rovesciata. Q e J sono puramente difensivi, come probabilmente lo è il K se accompagnato da lunghezza (il partner sarà probabilmente corto e quindi il K non avrà un grande valore difensivo). L'A è neutrale, a meno che il partner abbia il vuoto.
- Nei pali corti (3 carte o meno) A e K avranno sia valore offensivo che difensivo. Q e J hanno più valore difensivo, a meno che il partner successivamente liciti il seme.

Qualche nota mia, dopo questa impressionante disamina. Bisogna basarsi soprattutto su Q e J: se sono nei nostri pali tendere ad attaccare, se nei pali avversari, a difendere. E' cosa "buona e giusta" avere gli onori nel palo avversario situati dopo l'avversario più forte. Con molti punti  difendere, con pochi punti attaccare. Con mani sbilanciate tendere ad attaccare, con bilanciate a difendere. Singoli e vuoti sono ottimi per l'attacco, specie se nel palo avversario e se situati al morto (taglierà).

OK, bei discorsi, ma operativamente quando dico 3 su 2 , invece di passare, e quando 3 su 3 invece del passo ? Devo considerare tutto quello che abbiamo visto sopra, ma non posso aspettare dieci minuti per licitare... E' vero che, col tempo, l'esperienza e la bravura del giocatore portano a valutare "istintivamente" tutti i fattori implicati, ma esiste qualche regoletta, o "consiglio" che sveltiscano il processo, almeno a grandi linee ?

Hondo (ripeto il link,) dà questi consigli, in situazione competitiva :

Considerate
1) La lunghezza del palo di atout
2) La concentrazione di punti nei vostri pali
3) La presenza o meno di singolo/vuoto nel palo avversario

A) Licitare 3 su 2 anche con fit di 8 carte
B) Licitare 3 su 3 con fit di 9 carte oppure con 8 carte e singolo/vuoto nel palo avversario.

Negli esempi successivi le carte sono sempre le stesse. Siamo seduti in nord, cambia il distributore e la licita.

♠ Q952
KJ9
7
♣ 109873

Apre sud di 1♠-(2)-2♠-(3)-p-(p)- ? Dite 3♠. Avete 9 atout (3 su 3) ed inoltre il singolo a . Lo stesso anche se la licita fosse stata 1♠-(2)-2♠-3-p-(p). Anche qui 3 su 3 con 9 carte. Qui non avete il singolo nel loro palo, ma gli onori a sono presumibilmente ben piazzati. Comunque se l'intervenente fosse stato a destra, con gli onori a mal piazzati sarebbe stato difficile battere 3. L'unico motivi per non dire 3♠ potrebbe essere la paura di spingerli ad un 4 fattibile.

Apre sud 1-(1♠)-2-(2♠)-p-(p)-? Dite 3 (3 su 2). Ci sono due fattori in conflitto qui. Il primo è che abbiamo valori nel palo avversario, e probabilmente un fit di sole 8 carte, perchè con 9 sarebbe stato il partner a dire 3 . Così abbiamo difesa e solo 8 carte. D'altra parte bisogna cercare di spingere gli avversari a livello 3, e non lasciargli giocare un comodo contratto a livello 2. E' un caso un po' controverso, in quanto il partner non ha licitato pur avendo il singolo a ♠.

Apre sud 1-(2)-2-(3)-p-(p)-? Dite 3 (3 su 3 con 8 carte e S/V nel palo avversario), sebbene il passo sia ragionevole.

Apre ovest (1)-p-(2)-p-(p)-?  Contro ! E' il contro di riapertura. Anche con soli 6 punti, il partner deve avere qualcosa, altrimenti gli avversari sono estremamente prudenti.

Apre ovest (1)-p-(2)-p-(p)-? Possibile passo o 3♣. Il 3♣ perchè se loro hanno un fit, molto probabilmente l'abbiamo anche noi. I prudenti diranno passo, quelli più coraggiosi 3♣. Il 2♠ sarebbe anche possibile, ma con un palo migliore, anche perchè al massimo abbiamo un fit di 8 carte, dato che il partner non è intervenuto.

Apre sud p-(p)-p-(1)-2♣-(2)-3♣-(3)-p-(p)-? Dite 4♣. Se il partner fosse intervenuto a o ♠, con 5 carte di appoggio sareste andati a 4. Qui non è molto differente. Avete un fit di 10 carte e inoltre un ottimo singolo a

Apre sud p-(p)-p-(1♠)-2♣-(2♠)-3♣-(3♠)-p-(p)-? capisco che alcuni passino, ma dite 4♣ per spingerli a 4♠ e poi contrarli.

Apre sud p-(p)-p-(1)-2♣-(2)-3♣-(3)-p-(p)-? Passate. Anche se 4♣ andrebbero bene se ve li lasciassero giocare, a differenza dell'esempio precedente, qui dovete temere di spingerli ad un 4 che potrebbero fare.

A questo proposito uso la seguente regola :

Licitare 4 in un minore se l'eventuale 4 nobile dell'avversario ci andrebbe bene !

Vediamo altri esempi, apre sempre sud.

♠ 10743
 KJ7
 K532
♣ 87

1♠-(2)-2♠-(3)-p-(p)-? Decisione dura. Avete il fit di 9 carte, ma anche valori nel loro seme. Passate a IMPS e licitate 3♠ in Mitchell.

1-(1♠)-2-(2♠)-p-(p)-? 3♥ (3-2 con 8 carte) per spingerli a 3♠

1♠-(2♣)-2♠-(3♣)-p-(p)-? 3♠ (3 su 3 con 9 carte) ed inoltre tutti i valori non sono nel loro palo.

1-(2♣)-2-(3♣)-p-(p)-? Passate. Non fate 3 su 3 senza 9 carte oppure 8 ma con S/V nel loro palo.

1♣-(1)-X-(2)-(2♠)-(3)-? Passate, come sopra, in più avete valori nel loro palo.

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