5 apr 2016

Segnalazioni in difesa : il display

L'argomento della segnalazione in difesa è vastissimo : pari/dispari , alta/bassa, upside down, conto, preferenza a colore, reverse Smith, obviuous switch, eco in atout, perfino segnali Vinje, busso e superbusso... 
In questo post mi limito a fare un po' di chiarezza sul "display", per capire cosa intendiamo per alto/basso o pari/dispari, perchè non tutto è lapalissiano. Prendo spunto citando quasi integralmente un ottimo articolo trovato qui : Segnali difensivi

Questo è l'ordinamento delle carte (display) classico per il metodo alto/basso, cioè il conto diritto.

+                                             -
                  9 8 7 6 5 4 3 2

P                                            D


Quando, usando questo display, ci muoviamo da sinistra verso destra (cioè ALTO poi BASSO)...
A) se siamo in situazione di gradimento chia­miamo: (+).
B) se siamo in situazione di conto mostriamo la "parità" (P), cioè un numero pari di carte.

Bisogna fare tre importanti considerazioni :

1) nessuna carta, in sè dà messaggi : l'unità minima di informazione è costituita da una sequenza di due carte.
L'informazione (conto o gradimento) viene data dal "movimento" nell'ambito del display da sinistra a destra o viceversa. Sostenere che in questo metodo "la alta chiama" e un grave errore concettuale: se il compagno attacca d'Asso (da Asso/Re) e voi avete Donna, 3, 2 fornirete il 3! Di certo il 3 non si può definire alta, ma il partner, che non vede il 2, potrà ipotizzare che il vostro movimento è da sinistra a destra. Questa considerazione fatta a questo punto può sem­brare un'ovvietà, ma vedremo che quando si adottano display più complessi come nel PARI/DISPARI, non avere le idee chiare su questo punto porta a gravi conseguenze.

2) In una determinata situazione si può dare una e una sola informazione
In sostanza O si dà il conto O si esprime gradimento: lasciare all'estro del momento il compito di decidere quale informazione dare è un atteggiamento masochista che produce disastri memorabili. In sostanza quello che bisogna fare è stabilire a priori le situazioni in cui diamo il conto e quelle in cui chiamiamo.

3) Quando il partner muove il colore si dà gradimento, quando lo muove il nemico si dà il conto
Qui ci sono delle eccezioni.
Se ad esempio il nemico gioca 6 fiori e il compagno attacca di Asso in un seme ove al morto si vede la Dama quarta...ecco una situazione in cui sarebbe meglio giocare il conto nonostante il seme sia mosso dalla nostra coppia: il motivo è che l'attaccante vorrebbe sa­pere se il suo Re passerà o no.
Alle volte chi dà la preferenza si trova meglio, altre volte invece chi dà il conto, l'importante sono gli accordi di coppia.

Esempio. Si gioca a Senza...

           973
AKJ5         Q82
          1064

Chi, sull'attacco di Asso, dà il gradimento, si troverà bene in questa situazione: Est forni­rà un incoraggiante 8, Ovest rigiocherà il 5 e si faranno quattro prese in velocità. Non così bene si troverà chi dà il conto: sul 2 Ovest saprà che Est ha tre carte ma non saprà chi abbia la Dama.
Tuttavia ecco la rivincita del conto. Sempre a Senza:

            973
AK105        J862
            Q4

Chi sull'Asso dà gradimento, non si trova tanto bene, perché Est, se vuole evitare che Ovest rigiochi piccola facendo fare a Sud la Dama secca, deve rifiutare. Chi invece dà il conto è a posto: Est fornisce l'8 e Ovest schianta il Re sul tavolo.
Come vedete non ci sono accordi vincenti in assoluto: l'importante è averne di accordi, e averli validi: di più non si può fare.

Esaminiamo ora un altro display, venuto prepotentemente alla ribalta: si tratta del display rovescio, o anche Polacco, o UDCA : Upside Down Count and Attitude

+                                             -
                  2 3 4 5 6 7 8 9

P                                            D


Come vedete è l'esatto opposto del prece­dente: PICCOLA/ALTA chiama in situazio­ne di gradimento e dà numero di carte pari in situazione di conto. Sebbene concettualmente identico al precedente questo è sicuramente migliore:
1) Il display rovescio non sacrifica carte alte per chiamare. Se ad esempio avete Re, Fante, 9, 2 chiamare col 9 può costare una presa, col 2 mai.
2) Il display rovescio non sacrifica carte alte quando si dà un doubleton: se ad esempio l'avversario muove un colore dove avete Dieci e 3 dare il Dieci può costare. Se giocate il conto rovescio non avete questo problema.
3) Per ragioni non ancora molto chiare il conto rovescio è meno soggetto a camuffamenti di quello diritto. Guardate:

        KQJ105
964                 A72
            83

Se giocate "rovescio" qualunque sia la carta giocata da Sud, Ovest inserisce il 9 e per Est è tutto chiaro. Se invece giocate diritto e Sud ha cura di iniziare con l’8 Ovest darà il 4: quando calerà dal morto il secondo onore Est avrà il dubbio che il 4 venga da 4 e 3 e potrà sbagliare. Intendiamoci, non è che il "rove­scio" non sia confondibile: semplicemente lo è meno del "diritto".

Ecco ora un altro display molto comune, quello di chi gioca PARI/DISPARI. Prima una cosa importante: NON E' VERO CHE LA DISPARI CHIAMA, non è vero, NON E' VEROOOO !!!!!

+                97538642          -

Dire che la dispari chiama è lo stesso errore che dire, nel display classico, che la alta chiama. Il concetto è tutt'altro! Qui si è co­struito un display che ha queste caratteristi­che:

a) tutte le dispari sono a sinistra delle pari
b) nell’ambito delle pari e delle dispari le alte sono a sinistra;
c) muoversi da sinistra a destra chiama (gradimento positivo).

Ecco allora che in tutte le situazioni in cui avete concordato col partner che date gradimento dovete muovervi da sinistra a destra se volete chiamare, e da destra a sinistra se volete rifiutare . Facciamo un esempio. Il nemico gioca 4 picche, il partner attacca di Asso (da Asso e Re) di cuori dove al morto scendono tre cartine e voi avete:

Q, 8, 3 : date il 3: volete chiamare e il 3 sta a sinistra dell' 8!
Q, 7, 3 : date il 7, che sta a sinistra del 3: se date prima il 3 e poi il 7 il partner percepirà un movimento da destra che rifiuta
7, 5, 3 : date il 3: come vedete non vero che la dispari chiama!
Q, 8, 2 : date l’'8, che è a sinistra del 2. Quindi non è neppure vero che la pari rifiuta.
8, 5 : il 5. Perché? Perché volete che i compagno continui per tagliare! Allora chiamate: il 5 è a sinistra dell'8.

Come vedete anche col pari dispari è il movimento sul display che chiama o rifiuta, come negli altri metodi: l'unica cosa differen­te è l'ordine con cui abbiamo disposto le carte.
Ancora un richiamo ad un punto importan­te: la UNIVOCITA' DEL MESSAGGIO! Se siamo in una situazione concordata di gradi­mento l'unica cosa che si può fare è chiamare o rifiutare. Tutti quei giocatori che sull'attac­co di Asso danno l'8 e 3 per dire che hanno il doubleton e tutti quelli che giocando pari/dispari vi tornano fiori ogni volta che giocate un 2 sono una razza che va estinta. Intendia­moci: nulla vieta che concordiate col partner che in una determinata situazione date il conto oppure un '”preferenziale" tipo Lavinthal: semplicemente o questo o quello, non quello che vi comoda in quel preciso istante.

Il display del Pari/Dispari è senz'altro molto valido ma ha un gravissimo difetto: entra in azione solo quando si dà gradimento, mentre quando si è in una situazione di conto bisogna ricorrere ad un altro display.
Un accordo molto comune ad esempio è questo:
1. in situazione di gradimento usiamo pari-dispari;
2. quando diamo il conto in un colore mosso dal partner lo diamo diritto;
3. quando diamo il conto in un seme mosso dal nemico lo diamo rovescio.

Si tratta secondo noi di un accordo non ottimale, non perché non abbia validità tecnica ma perché obbliga la coppia a usare tre display: con nessuno di essi avrà quella dimestichezza e quindi quella velocità di lettura che ha il giocatore che usa sempre lo stesso. Badate che la profonda dimestichezza con il display che usiamo è molto importante, non solo per la minore fatica che facciamo, ma perché nel momento in cui decideremo di aumentare la "densità"' dell'informazione il nostro display dovremo averlo nel sangue se non vorremo diventare matti su ogni carta.
La cosa ottimale è usare un display solo, anche complicato, anzi, più complicato è meglio è! Perché? Perché per la vostra coppia si tratterà di fare solo un po' di fatica nelle prime settimane: dopo per voi sarà uno scher­zo ma per l'avversario no, perché anche se gli avete spiegato tutto non potrà mai avere il colpo d'occhio per capire al volo.

A proposito di display complicati voglio proporvene uno ideato da Tony Ferro che è veramente notevole: infatti è tecnicamente molto valido, è unico (cioè si usa sia per il gradimento che per il conto) ed è complicato, alquanto!

+                                             -
                  3 5 7 9 8 6 4 2

P                                            D


Come in tutti gli altri casi il "movimento" da sinistra a destra chiama se siamo in situa­zione di gradimento e mostra numero pari di carte se siamo in situazione di conto. Quello che è curioso è l'ordine delle carte: tutte le dispari precedono le pari ma, andando da sinistra verso destra, le dispari crescono e le pari decrescono. Eccone i pregi:

a) Il fatto che le cartine piccole siano agli estremi display, per cui i messaggi più imme­diati possono essere sovente dati senza spreco di carte alte. In sostanza lo stesso pregio del display polac­co, forse meglio.

b) Il fatto che tutte le dispari precedano le pari: questo è un pregio notevole per un motivo sottile. Quando io uso un display il modo in cui il partner gioca le carte mi consente di fare delle deduzioni su quelle che mancano, e nei display in cui tutte le pari sono da un lato e le dispari dall'altro queste deduzioni sono più immediate e quindi meno faticose. Se ad esempio incasso Asso e Re e il partner contribuisce l'8 e il 6 so che sta chiamando, ma so anche, e istantaneamente, che tutte le dispari che fino ad ora non ho visto sono in mano al giocante. Come il display polacco questo, che ha le carte piccole agli estremi, è poco confondibile, e comunque il nemico avrà il suo da fare se vuole operare dei camuffamenti.

c) In certe situazioni di conto il numero di carte è chiaro alla difesa ma non al giocante. Se ad esempio sono intervenuto a picche con Re, 8,7, 5, 3, 2 e durante il gioco voglio dare il conto in questo colore, invece di dare il 3 ( = parità) posso dare l'8: il partner sa che facilmente ho una pari più bassa, e che quindi l'8 può essere un movimento da sinistra leg­gibile solo per lui.

Poi, quando vi avrete preso dimestichezza, potrete anche "modulare": per esempio se su Asso e Re date il 3 e il 2 mostrate o il taglio o la Dama terza, perché con la Dama quarta ci sarebbe stata una carta prima del 2 nel movi­mento verso destra.
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Fin qui l'ottimo articolo, adesso alcune considerazioni mie, "dalla parte del principiante".
Giocando su BBO la stragrande maggioranza usa lo "standard carding", cioè il conto diritto. Molti, e specialmente i "big" come Garozzo (seguitelo su BBO, gioca spessissimo, nickname " sillafu " , è uno spettacolo !) invece usano l'UDCA. C'è poi una folta truppa di italiani affezionati al pari/dispari. Ho visto però anche vari americani che specificano "O/E discards" (odd/even), scarti dispari/pari. Usano cioè gli scarti italiani (o romani) : dispari chiama, pari bassa rifiuta e chiama nel colore di rango inferiore e pari alta rifiuta e chiama nel colore di rango superiore. E' una variante, superiore, degli scarti Lavinthal. Da notare che lo fanno solo quando scartano in un seme in cui non hanno più carte, non quando rispondono, e solo sul primo scarto (in USA non sono ammessi scarti con doppio significato successivamente).
Devo dire che col conto diritto mi trovo bene, è facile e intuitivo. A volte mi capita di giocare con miei connazionali, che "ovviamente" usano il pari/dispari. Quando gli chiedi che metodo usano, quasi meravigliati rispondono pari/dispari, come se non ne esistessero altri ! 
Devo fare un po' di attenzione, perchè sono abituato al conto diritto, ma bene o male riesco nell'impresa. Mi è capitato, però, di vedere chiamare con un 3 quando il mio partner aveva anche il 7 ! Sospetto che il "concetto" di chiamare con la più alta dispari disponibile non sia perfettamente chiaro a tutti, e viceversa rifiutare con la più bassa pari disponibile.
In sostanza il pari/dispari è inequivocabile scartando una pari e poi una dispari o viceversa, ma quando si hanno a disposizione solo carte dispari, o solo carte pari, ritorna il "buon vecchio conto diritto".
Un'altra considerazione "sull'unità minima" di due carte, per il segnale. E' verissimo, basta pensare che il partner può avere il singolo, e tutte le deduzioni vanno a farsi benedire ! Ma c'è anche una considerazione di carattere "probabilistico". 
Esempio attacco di K a colore. Secondo le direttive del mio istruttore (santa persona, di una pazienza infinita), l'attacco di A chiede il conto, mentre l'attacco con qualsiasi altro onore chiede il gradimento/rifiuto. Ne consegue che avendo AK lunghi (5°/+) si attacca di A, per sapere il conto, e quindi quante "ne passano" e se c'è o meno la possibilità di far tagliare il partner. Avendo invece AK corti (4°/-), si attacca di K per sapere se gradisce o meno, ed eventualmente fare la Lavinthal come preferenza laterale.
A proposito, la Lavinthal "scartando" in un colore in cui si è vuoti mi è chiara, ma "rispondendo" alla carta del partner, così, a occhio, mi pare che richieda un bel po' di cartine a disposizione ! Chessò, una dispari per "gradire" e due carte pari per rifiutare con la preferenziale a lato... per non parlare che le due carte pari possono non essere così "chiare" come il 2 e l'8, ma possono essere molto vicine, un 2 e un 4, o un 6 ed un 8, e voglio vedere il mio partner che fa i salti mortali per capire...
Comunque, ritornando a bomba, mettiamo che attacco di K a colore da AK corti, e facciamo, per semplicità l'ipotesi che giochiamo lo standard carding, alto/basso chiama/rifiuta.
Il partner gioca un 6... è alta o bassa ? Ovviamente guarderò cos'ho in mano e cos'ha il morto. Se fra le due mani vedo tutte le cartine inferiori "probabilmente" il 6 è un rifiuto. E' anzi quasi sicuro, ma non al 100%, ricordate lo spauracchio del singolo ! D'accordo che se attacco da AK corti il singolo è poco probabile, ma al bridge nessuna cosa è certa, tranne che farò presa con l'A di atout !
Ecco che dall'esame delle cartine rimanenti, ci si può "fare un'idea" se la carta in questione chiama o rifiuta, anche senza aspettare la seconda carta del partner. Questo per dire che l'unità minima di due carte del segnale è senz'altro corretta, ma spesso al tavolo non possiamo permetterci il lusso di aspettare una seconda segnalazione. Dobbiamo muoverci nel nebuloso campo del "probabile", e quindi dobbiamo agire su basi probabilistiche.
A questo proposito Kantar scrive che se resta fuori una sola cartina più bassa (o più alta) di quella del partner, non si può dire nulla, ma se ne rimangono fuori due o più si può considerare un segnale.
Ciò sia per fattori di probabilità, che per la ragione che il dichiarante, spesso e volentieri, tenta di confondere la situazione.
Un sistema "collaudato", per il dichiarante, è giocare le cartine come fosse il partner dell'attaccante !  Se la difesa gioca standard, lui si adegua e se vuole che continuiamo gioca alta e viceversa.

            964
AK75           J103
            Q82

Sull'attacco di K (o di A a seconda dei sistemi) est gioca la più bassa, il 3, che rifiuta (nega la Q). Sud vuole che il colore sia continuato e gioca l'8, incoraggiante, come se fosse il partner di ovest ! Ovest non vede il 2 e può pensare, erroneamente, che il 3 venga da 3 2 e continua nel colore...
Se sud avesse scartato automaticamente (come faccio io) il 2 , il 3 di est sarebbe apparso  inequivocabilmente un rifiuto. Analogamente, se la difesa usa il conto rovescio, UDCA, est gioca il 10 per rifiutare e sud il 2 per indurre ovest a continuare !

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