2 mag 2018

L'attacco in superbusso a SA

L'attacco in "superbusso" è un'invenzione di Bocchi e Duboin, certificata da questa intervista di Forquet a Bocchi.


Cito Bocchi :
" A senza atout gioco un ibrido inventato da me e Duboin e cioè l’attacco di piccolissima ha il significato di 2 onori, oppure un onore più il 10: questo metodo è brutalmente chiamato superbusso, con un onore solo (normalmente si attacca sotto-onore) si attaccherà con una carta che non è la più piccola.
I vantaggi nei contratti a senza atout sono che il compagno sa sempre se è meglio tornare nel colore oppure switchare in altro colore, e, non meno importante per quello che riguarda me, è che l’avversario non sa mai quante carte possiede quello che attacca, mentre io molte volte giocando contro i francesi (che attaccano in genere di quarta carta) so sempre qual è la linea migliore di gioco (cioè, se so che il loro palo è 4-4, giocherò ad affrancare i miei colori, mentre se so che il loro palo è 5-3 rischierò un impasse al posto dell’affrancamento)."

Altrove, sempre Bocchi :
"A senza atout attacchiamo in super busso, cioè di piccolissima con 2 onori (oppure onore più il 10), altrimenti di carta intermedia (riteniamo che dare il conto all'avversario sia un grande svantaggio).

Prima di analizzare il superbusso, un excursus sull'attacco "classico" a SA di quarta carta, che anche Bocchi cita.

Il vantaggio, attaccando con la quarta carta, è che il compagno dell'attaccante, (ma anche il dichiarante !), sa quante carte superiori alla carta d'attacco possiede il dichiarante (o l'attaccante se a fare il ragionamento è il dichiarante).
Come si fa ? Semplice, applicando la Regola dell'11 !

Nella definizione di Pabis Ticci :

Sottraendo da undici il valore della carta di attacco, si ottiene il numero di carte di maggior valore possedute complessivamente dalle altre tre mani.

Esempio se l'attacco è di 7 ci sono 4 carte superiori al morto nelle altre TRE mani. Siccome il partner dell'attaccante sa quante ne ha lui, e quante ne vede al morto, le restanti non possono che essere in mano al dichiarante.
Nota che lo stesso calcolo lo può fare il dichiarante per sapere quante carte superiori a quella di attacco possiede il partner dell'attaccante.

Semplice ed efficace, non per niente la regola dell'11 è, assieme a quella del 7 (sul numero di lisciate a SA), la più famosa nel mondo del bridge.
In quasi tutti i testi c'è qualche mano che dimostra la straordinaria efficacia di questa regola, tipo la seguente.

                 Q82
KJ973                     A105
                  64

Sull'attacco di ovest di 7, est conta : 11-7 = 4 . Ci sono 4 carte superiori al 7 nelle altre TRE mani. Lui ne ha 2 (A10) e ne vede al morto altre 2 (Q8) . Siamo già a 4, quante carte superiori al 7 ha il dichiarante ? Nessuna,  il dichiarante NON ha carte superiori al 7 ! Se il morto passa l'8, est può tranquillamente giocare il 10 SAPENDO di fare la presa. WOW !

Ma vediamo l'altra faccia della medaglia...

                Q82
KJ973                     64
                 A105

Questa volta è il dichiarante a fare i conti ! 11-7 = 4. Tra la sua mano, e quella del morto, ne vede 4... 4 - 4 = 0... passa l'8 essendo CERTO di fare la presa, perchè est possiede ZERO carte superiori al 7 !

Come vedete è un'arma a doppio taglio, perchè la può applicare anche il dichiarante.
In generale, più la quarta carta d'attacco è alta, più il conto totale si restringe, e più utili sono le deduzioni che se ne possono trarre.

Il numero fisso 11 non è inciso nella pietra ! Dipende semplicemente dal fatto che la somma del valore della carta d'attacco e delle carte superiori fa sempre 14 ! Perchè 14 e non 13 ? Se la carta d'attacco più bassa fosse l'1, cioè l'A, dato che le carte sono 13, ci sono 12 carte superiori " all'1 "; 12 + 1 = 13 e i conti sarebbero più intuitivi. Ma la carta più bassa è il 2, e siccome ce ne sono 12 più alte del 2, la somma fa 14.
Se la somma costante è sempre 14, e chi attacca ha 3 carte più alte, le rimanenti carte più alte sono 11. Ecco perchè 11 !
Infatti, se l'attacco proviene da TERZA carta, l'attaccante possiede due carte superiori a quella d'attacco : 14 - 2 fa 12, bisogna applicare la regola del 12 ! 
Se l'attacco proviene da QUINTA carta, l'attaccante possiede 4 carte superiori: 14 - 4 = 10, bisogna applicare la regola del 10 !
Mnemonicamente il numero chiave da cui sottrarre è 15 - il grado della carta d'attacco. Se da quarta carta 15 - 4 = 11 → sottrarre da 11. Se l'attacco è da quinta carta 15 - 5 = 10  → sottrarre da 10 etc.

A colore NON si sa se l'attacco, comune, viene da terza o quinta carta, e quindi ci vuole un certo discernimento per cercare di capire se applicare la regola del 10 (attacco da quinta carta) o del 12 (attacco da terza carta).
La dichiarazione, o la vista del morto possono fornire indicazioni. Se l'attaccante ha dichiarato il seme, probabile l'attacco da quinta carta. Se l'attaccante sarebbe potuto intervenire a basso livello nel seme, ma non l'ha fatto, c'è una probabilità maggiore che abbia tre carte nel seme o che esca in cima di nulla da 5.
Se fra mano e morto abbiamo 5 o meno carte nel seme, sospettare che abbia un palo quinto, se abbiamo sette carte nel seme è leggermente più probabile che attacchi da palo terzo. Se il partner dell'attaccante è intervenuto nel seme, probabile attacco da terza carta.

A SA l'attacco "classico" è di quarta carta, e quindi la regola dell'11 trova piena applicazione. Un piccolo corollario è che se i "conti non tornano" vuol dire che l'attacco non proviene da quarta carta, ma, per esempio da cima di nulla.

Oltre al fatto che la regola dell'11 la può usare anche il dichiarante, ci sono le dotte considerazioni del sommo Bocchi.
Se il seme avversario è diviso 4-4 si può giocare con una certa tranquillità, affrancando il/i propri pali. Se c'è la temuta divisione 5-3, oltre all'ovvio lisciare per tagliare le comunicazioni avversarie, bisognerà preferire rischiare un'impasse, all'affrancamento.

Ed ecco la geniale invenzione del superbusso.
L'attacco NON si sa se proviene da terza, quarta o quinta carta. Il dichiarante è all'oscuro, non può applicare la regola dell'11.
Ma se dopo l'attaccante "sale", promette esattamente due onori, se "scende" ne promette uno (a volte anche 0).
Un attacco di 2 promette due onori al 100% , perchè quando si attacca "per il partner", in un seme vuoto, si attacca di alta (che nega l'onore). Un attacco di 3 molto probabilmente promette due onori, a meno che, dopo, venga giocato il 2. Inoltre, se il partner dell'attaccante "vede" tutte (o quasi) le carte inferiori, ne dedurrà che molto probabilmente l'attacco proviene da due onori.

Quanto più la carta è bassa, tanto più l'attaccante è forte, e viceversa.

Per finire, un paio di esempi in cui l'attacco in superbusso si dimostra superiore alla regola dell'11, tratto da questo articolo di Robson.

                    AQ105
KJ973                              6
                     842

Attacco di 7 da quarta carta. Il dichiarante conta 11- 7 = 4. Siccome ha 4 carte superiori al 7 (AQ108), lascia correre tranquillo il 7 fino al suo 8. Poi col doppio impasse fa 4 prese nel colore.
Tutto ok... l'articolo era scritto per dimostrare l'efficacia della regola dell'11, ma supponiamo invece che est-ovest adottino l'attacco in superbusso.
Ovest attacca di 3. Il dichiarante, che ne è ha conoscenza, sa che ovest ha KJ, in quanto l'attacco di 3 mostra due onori, in quanto viene dalla più piccola, visto che il dichiarante ha il 2. Anche se, "scaltramente" adottasse la regola del 10 (attacco da quinta carta), 10 - 3 = 7. Lui ha 6 carte superiori al 3, quindi ovest ne ha una, già, ma è il 6 o il 9 ? Non lo può sapere con certezza ! Deve quindi indovinare se passare il 5 o il 10. 50%, rischioso...

Idem con patate qui :

                      AQ108
KJ953                                 4
                      762

Sull'attacco di 5, quarta carta, fa le stesse deduzioni di prima e passa l'8. Poi fa il doppio impasse e si compiace con sè stesso. Ma se l'attacco fosse stato di 3 in superbusso ? Anche con la regola del 10, arriva a sapere che ovest ha una carta superiore al 3 ma NON sa se è il 4, il 5 o il 9. Qui forse indovina a passare l'8 perchè le probabilità sono 2 su 3.

Considerazioni finali

Alcune deduzioni, in questo post sono mie, quindi è possibilissimo che ci siano errori. Bocchi non è sceso troppo nei dettagli, ma da questa discussione emergono chiaramente i vantaggi dell'attacco in superbusso.

1) E' una gran cosa sapere che si può contare su due onori al partner !
2) Il dichiarante non sa se l'attacco proviene da quarta carta, da quinta, da terza o anche da seconda !
3) Nei (rari) casi in cui la regola dell'11 si dimostra estremamente efficace per il dichiarante, qualche dubbio gli rimarrebbe usando il superbusso.
4) La regola dell'11 è a doppio taglio, inoltre favorisce la scelta di gioco del dichiarante.

Per finire, con K632 usando il superbusso credo sia meglio uscire di 6. Il 3 potrebbe lasciare qualche dubbio al partner che sia la mia più piccola, se non vede il 2. Uscendo di 6 il dichiarante sbaglia se usa la regola dell'11 (attacco da quarta carta), ma anche se usa la regola del 12 (attacco da terza carta), dovrebbe usare la regola del 13 per capirci qualcosa !

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