12 apr 2018

Dopo apertura 2SA 20/21 quanto occorre per andare a 3SA ?

Il partner apre 2SA 20/21. Con mani "povere", senza molte pretese, quanti punti occorrono per andare a 3SA ?
Una risposta semplice, che va bene "quasi" sempre, è andare a 3SA con 5/+ punti e passare con 4 o meno.

Su quel "quasi" c'è chi, come Bower, ha fatto un'analisi statistica molto complessa in questo link, che impiega regressione logistica, simulazione a doppio morto con migliaia di casi, e formule finali di una complessità enorme. L'autore, per fortuna, arriva però a conclusioni "abbastanza" semplici.


Bisogna fare una premessa di carattere generale. Con entrambi le mani bilanciate o semibilanciate, senza fit nel nobile, vale la seguente "legge".

A parità di punteggio della linea, più i punti sono equamente divisi, e più si faranno prese.

Da quest'altro ottimo link dello stesso autore, prendo un esempio semplice.

Con 25 punti divisi 

25-0 si fanno → 7 prese nel 25%, 8 prese nel 42% e 9/+ prese nel 31%

15-10 si fanno  → 7 prese nel 10% , 8 prese nel 27% e 9/+ prese nel 59%

Una bella differenza ! La probabilità di fare 3SA è quasi doppia quando i punti non sono concentrati in una mano sola. 
Nei due esempi, le "bricciole" di percentuali che rimangono, per fare 100%, sono ovviamente quelle per ottenere 6/- prese.
Ho scelto intenzionalmente 25 punti perchè è la soglia "standard" per dichiarare 3SA.

Nel caso dell'apertura 2SA con 20/21, ci troviamo ad esaminare una situazione in cui i punti sono molto concentrati in una mano. I casi che ci interessano, sono quando il partner dell'apertore ha 4 o 5 punti. Con meno di 4 punti, o con più di 5 punti la scelta è banale : passare nel primo caso ed andare a 3SA nel secondo caso.

Salto alle conclusioni finali, operative, riguardo all'andare a manche a 3SA oppure passare, dopo apertura 2SA del partner.

1) MP → 3SA con 5/+ eccetto se si ha QJJJ
2) IMP's NVul → 3SA 5/+  o 4 costituiti da A* o KJ*
3) IMP's Vul → 3SA 5/+ o 4 costituiti da A o KJ o QQ**

* = situazione vicina al punto di parità (break-even)
** = parità (break-even)

Per spiegare questi asterischi, bisogna considerare che queste conclusioni sono tratte da simulazioni a "doppio morto", cioè considerando una difesa ottimale. Questo è lontano dalla realtà ! Molte volte la difesa regala una presa, per esempio sull'attacco iniziale, specie se la dichiarazione non ha dato informazioni.
Dopo una licita che va 1♣ - 1♠ - 2SA - 3SA oppure 1SA - 2♣ - 2♠ - 2SA - 3SA l'attacco regalerà molte meno prese che dopo la licita 2SA - 3SA !

Quest'effetto è difficile da quantificare, ma è una considerazione che consiglia di andare a manche con combinazioni di carte vicino alla parità. L'autore si spinge a dire, che non sarebbe sorpreso, se più del 50% dei contratti a manche andrebbero in porto con una grande varietà di mani con solo 4 punti !

Come al solito, cerco di trasformare le conclusioni in formulette più facili da ricordare.

Definisco minimo un "5 punti" se abbiamo una Q e tre J.
Definisco massimo un "4 punti" se abbiamo l'A o l'altra combinazione massima, cioè KJ.
Definisco buono un "4 punti" se abbiamo due Q (per ricordarsi è bilanciato)

1) MP → 3SA con 5 punti ma non minimi (QJJJ)
2) IMP's NVul → 3SA con 5 punti o 4 massimi
3) IMP's Vul → 3SA con 5 punti o 4 buoni/massimi

Ovviamente già saprete che a IMP's conviene "tirare" di più, specie se siamo vulnerabili.

Tornando alle origini, la regola " 5 sì, 4 no " è, come dicevo, "quasi" sempre corretta, specie per i 5 punti. Applicandola si sbaglia raramente. Ricordatevi che un A o la gemella KJ, valgono un tentativo a IMP's, e se vulnerabili a IMP's possiamo "tirare" anche con due Q.

Per memorizzare, usando stratagemmi di mnemotecnica, immaginatevi la scenetta seguente.
Un vostro conoscente, che gioca a bridge, magari quello che vi sta più antipatico, vi chiede con tono di compatimento :  "ma tu, su apertura 2SA 20/21, vai a 3SA con 4 punti ? ".
Con fare annoiato, quasi a scacciare una zanzara,  rispondete "dipende... non vulnerabile se sono massimi, vulnerabile se sono buoni".
Rimane un attimo perplesso, e poi,  per non dare a vedere che non ha capito nulla, incalza fiducioso  "ahhh... ma con 5 sempre, vero ?" e voi, con tono saccente "a MP se non sono minimi".
Cercate di visualizzare la sua faccia basita, a bocca aperta...
Se poi, al tavolo, vi dovesse andar male, prendetevela con la fonte, non col divulgatore, cioè me 😉

Infine, per i super-appassionati di statistica, un altro autore, Andrew, in questo articolo, si è spinto a considerare tutte le combinazioni possibili considerando anche i 10 !

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